INTERVISTA AL NOSTRO VICEPRESIDENTE ZEUDI

24 Febbraio 2022

Esclusiva TCF – Cittadella, Vicepres Doris: “Colantuono un tecnico
fantastico e che gioielli tra le mie ragazze”

La qualifica nell’organigramma societario la indica come vice presidentessa. In realtà Zeudi Doris l’anima, il cuore, la testa del Cittadella Women. Una figura che ha inventato un progetto che oggi un preciso riferimento nel panorama calcistico femminile. Doris anche una manager con una visione a trencentosessanta gradi del movimento. Con lei quindi abbiamo parlato di tutti i temi sul tavolo. Ma la prima parte dell’intervista dedicata al suo grande amore, al Cittadella.

“Sono orgogliosa del comportamento delle mie ragazze e sono contenta per la classifica – spiega a TTCCFF- . Prima, però, vorrei partire dal mio allenatore”.

Di mister Colantuono..
“Esatto. E’ alla sua prima esperienza nel femminile ma, credetemi, un vero fenomeno. Ricordatevi questo nome: Salvatore Colantuono. Ne sentirete parlare. Io, di sicuro, non lo cambierei per niente al mondo. Lui trasmette entusiasmo a tutto il nostro ambiente”.

Il Cittadella propone un calcio moderno e divertente..
“Merito suo. Fa giocare a calcio. Ha inculcato al gruppo le giuste idee. E le mie calciatrici assorbono i suoi insegnamenti come delle spugne. Colantuono è un visionario come tutti i componenti della nostra società”.

Nel prossimo turno di campionato affronterete il fortissimo Brescia..
“Io ho rispetto di tutte le nostre avversarie. il Brescia è forte, il Como è forte. Ma io da tempo ho inviato un messaggio alla mia squadra”.

Qual’è?
“Conquistiamo la certezza di restare in Serie B e poi ci divertiamo. Lo ripeto, sono contenta dello staff tecnico, sono contenta del gruppo squadra. Anzi, ti dico di più”.

Prego..
“Se avessi la forza e la fortuna di tenere questo gruppo per due o tre anni allora il Cittadella si toglierebbe delle grandi soddisfazioni”.

Nella sua squadra ci sono altre figure importanti.
“Importantissime. Prima di tutto Alessandro Nurzia, il direttore generale, Ed Omar Liva che segue dall’Under 15 in giù tutto il settore giovanile persone preparate e di gran valore. Altri iscritti al partito dei visionari”.

Cittadella, Zeudi Doris a TCF: “Ho un fantastico Centro Sportivo e una Scuola Calcio Elite ma se non arrivano dei contributi sarà dura andare
avanti: sta nascendo qualcosa più  grande di noi”

Il Cittadella Women è il suo luccicante gioiellino. Ma è dura la vita della dirigente Zeudi Doris. Sempre alle prese con dei numeri che non tornano.

“Il nostro Centro Sportivo è un motivo d’orgoglio. Per me è una scommessa vinta. Forse sono stata brava a trovare un momento favorevole per realizzarlo. Di sicuro, quando sono partita nel 2018 sapevo di dover affrontare tanti rischi”.

Il risultato finale è fantastico.
“Oggi il mio Cittadella ha 160 tesserate e nove squadre. Dico nove squadre. La nostra Scuola Calcio è stata premiata con il marchio “Elite”. Ma la struttura è stata solo il punto di partenza”.

In che senso?
“Dopo ho dovuto investire in risorse umane. Non potevo certo affidare le mie bambine al macellaio del paese travestito da allenatore. Tutto questo senza avere aiuti, senza avere contributi. O meglio…”

Prego.
“L’anno scorso sono arrivati quattromila euro a fondo perduto per il settore giovanile. Una boccata di ossigeno. Che quest’anno, incredibilmente,è stata cancellata. Ma se non si aiutano le società a lavorare sulle bambine come può crescere il movimento?”.

Bella domanda.
“Lascia stare i Top club. Quelli che hanno società professionistiche maschili ricche alle spalle. Mezza Serie A e tutta la Serie B si salvano solo perchè ci sono dei fanatici che senza motivo buttano via tanti soldi”.

Fanatici?
“Vogliamo cambiargli nome? Bene, usiamo il temine visionari. Ci avviamo al passaggio al professionismo, c’è una grande spinta a crescere. Ma qualcuno si sta rendendo conto che sta nascendo
qualcosa più grande di noi? Troppo grande per noi”.

Serviva più tempo?
“Serviva un’analisi più realistica della situazione. Usciamo da una tragedia come il Covid che ha tolto ulteriore energie economiche al Paese. Io sono in grado di andare avanti fino al 2024-25 poi se non arrivano aiuti andrò in grande difficoltà. Grande. E lo dico da Regina delle visionarie”.

Esclusiva TCF – Vicepres Doris: “Mi chiedo come farà la Serie B ad andare avanti, io ho spese per più di 400 mila euro e dalla Divisione mi arrivano solo 4000 euro. E saremo invase da straniere”

“Il calcio femminile è cambiato troppo velocemente. Prima le mie calciatrici prendevano 2-300 euro di rimborso al mese. Ora nessuna accetta meno di mille euro. Come farò a prendere in prestito le giovani professioniste che arriveranno dai Top Club e che guadagnano tanti soldi?”.

La Serie B potrebbe avere una quota di professioniste…
“E dentro lo spogliatoio cosa succederebbe? Noi siamo donne. Siamo complicate. Sarebbe un inferno avere calciatrici professioniste e altre non professioniste. Alcune pagate da professioniste, altre da dilettanti”.

Qualè può essere la soluzione? “Non esiste una soluzione. Ma deve esserci un progetto complessivo. Per portare avanti la mia società spendo più di 400.000 euro a stagione. Dalla Divisione mi arrivano quattromila euro legati alla piattaforma televisiva Sports Eleven. Tra l’altro per alzare il wifi nello stadio ho dovuto spendere tremila euro. Come si fa ad andare avanti così? Come faccio a difendere il mio Settore Giovanile che è tra i più apprezzati in Italia. Il mio Cittadella ha almeno una sua ragazza in ogni Nazionale giovanile”.

Torniamo alle possibili soluzioni…
“Credo che sia arrivato il momento di creare una Lega della Serie A e una Lega della Serie B. Dobbiamo unirci per trovare soldi. La Serie A a dieci squadre non mi convince. La Serie B a sedici squadre diventerà ancora più costosa per noi dirigenti. Poi c’è l’aspetto tecnico”.

In che senso?
“La Serie A sarà invasa dalle straniere. E lo stesso succederà anche nel torneo cadetto. Chi proteggerà i nostri talenti? Sa quale è il mio sogno? Avere un Cittadella con tutte calciatrici cresciuto nel nostro settore giovanile. Non è un’impresa impossibile. Lo ripeto, sono una visionaria. Servono contributi a fondo perduto. Da investire soprattutto sulle giovani. E serve anche ripensare il rapporto tra il calcio femminile e le società professionistiche maschili”.

Che adesso pagano ventimila euro di multa se non rispettano le regole federali..
“Una cifra ridicola. proviamo a portare l’ammenda a un milione. E permettimi un’ultima riflessione”.

Prego?
“Basta con il mercato dei titoli sportivi. Anche su questo fronte serve una nuova regolamentazione. Più seria”.

 

Articolo originale su TUTTO CALCIO FEMMINILE

 

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